La Repubblica 10.04.2006 |
Mai un corso di dialetto vero era entrato negli atenei: a Udine porte aperte a tutti e grande affluenza. Dai principianti ai futuri "traduttori" Il friulano entra all'università.Una lingua antica e sconosciuta |
Altro che turco, arabo e cinese. L'università apre le sue porte
ad una "lingua" ancor meno conosciuta: il dialetto. Un po' per
salvaguardare un patrimonio culturale che altrimenti andrebbe perso, un
po' per formare e specializzare nuove figure professionali capaci di fare
da intermediari con le minoranze linguistiche. "Quando partimmo di certo non ci aspettavamo questo successo - ammette Priscilla De Agostini, coordinatrice del corso organizzato dal Centro interdipartimentale di ricerca sulla lingua e cultura friulana - Il corso, nato grazie ai fondi della legge 482 del 1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche, inizialmente era destinato al personale tecnico-amministrativo e dipendenti delle strutture pubbliche in modo tale che potessero rispondere al meglio alle problematiche provenienti dalla cittadinanza. Quest'anno però abbiamo pensato di estendere l'iniziativa anche agli studenti, e visto il buon andamento delle iscrizioni in queste prime settimane pensiamo di riproporre questa formula anche per il futuro". Il corso organizzato in quattro livelli, dai principianti assoluti agli aspiranti traduttori, partirà tra subito dopo le vacanze di Pasqua nelle sedi di Udine e Pordenone. Il suo obiettivo quello di assicurare l'acquisizione e lo sviluppo di nozioni e capacità linguistiche per lo svolgimento di attività amministrative in lingua friulana, con particolare riferimento alla traduzione di testi con contenuti tecnici settoriali e giuridico-amministrativi. A tutti gli iscritti l'ateneo metterà a disposizione un cd-rom con un dizionario e un correttore ortografico, perché oltre che leggerlo e parlarlo, gli aspiranti studiosi del friulano dovranno anche essere in gradi di scriverlo secondo la grafia ufficiale stabilita da una legge del 1996. "Il nostro ateneo non è nuovo a questo tipo di iniziative
- spiega il rettore dell'università Furio Honsell, ormai volto
celebre del piccolo schermo grazie alla trasmissione tv 'Che tempo che
fa' - visto che i nostri studenti all'interno del corso di laurea in lingue
possono decidere di studiare anche il friulano. Per loro uno studio qualificato
e di alto livello rappresenta anche una buona opportunità di lavoro,
soprattutto per chi punta a diventare traduttore o interprete". |