PROBLEMI e DUBBI
1)Ocìsu, lu-cori! = Dovrebbe significare: Accidenti, che gran tirchio! [ qualcuno ne sa dare una spiegazione?]
(cfr in nota 1 l'interpretazione di Michele Di Franco)
2) S'un fussi pi' l'àgghia e l'ògghiu ...!
[chi conosce la storia che sta all'origine di questa esclamazione di rammarico?]
cfr nota n.6 qui sotto
3) Si avissi pignatèddra, ògghiu e sali [solo apparentemente simile alla precedente]
cfr nota n.3 qui sotto
4 ) 'A posta 'e l'òrvi! [esclamazione per manifestare un sintetico giudizio positivi su qualcuno](Cosa significa letteralmente e da che cosa deriva?)
cfr nota n.2 qui sotto
5)'Un-rissi scu.., ..passàu 'a vència (Quale è la corretta dizione e il suo vero significato ?)
6) ciaramiri anniàti (metodo costruttivo utilizzato per fornire di un tetto la --> Pinnata, che a sua volta è un piccolo locale per cianfrusaglie collocato all'-->àstracu (terrazzo).
cfr nota n. 4 qui sotto
7) Chi ha mai sentito parlare del gioco della "pìscia"(gioco di carte nel quale il 2 di spade (detto appunto pìscia) era la carta vincente)? - Qualcuno sa descriverlo?
fr nota n.5 qui sotto
8) ricevo da Gianfranco Bertino (27.07.2011):
Per il maldipancia:
"A Maronna di linni vinia, 'ncasa du bon'omo e di na malaronna, acqua rasa, pagghia spasa, stu duluri di runni ti vinni t'ava 'a passare."

Questa versione ha degli elementi che non mi convincono. Aspetto chiarimenti.

9) Come è finita la storia di:"Calàri avi, ròn Filirìcu!" Vedi -->
10) Com'è, ci li purtàmu 'ssi ficu a Gènuva? Qualcuno sa quale sia l'origine e il significato vero del "portare ficu a Genuva ?
11) Cosa è in realtà uno "Scattabbottu"?
12) Casumài, ci 'nfili 'u sceccu carciaràtu = ??? [Vengono suggeriti i seguenti significati: 1. Rincarare il fitto - 2. Non curarsi delle minacce] Chi sa darne una spiegazione? vedi sotto
13) Livàrisi 'u scòmmiru o Livarici 'u scommiru ????

14) Sìggiri = esigere, pretendere può essere usato anche nel senso di "asìggiri = riscuotere un credito, una paga?
Cioè sono la stessa cosa o no?

15) Si,....signurìna, c'u-tàppiti-'n-culu! (iron. detto di signorina...già navigata)[ che cosa si intende per "tàppiti"?]
scrivere a: dir@trapanisiannu.it
Nota1: Ocìsu, lu-cori!
Secondo il signor Michele Di Franco potrebbe derivare da: "O Gesù, lu-cori! [Oh Gesù, che cuore grande ha!] usato però come benevola presa in giro...

Nota n. 2 : " 'A posta'e l'orvi"
01.05.2009
Sono felice di poter sciogliere almeno uno dei suoi dubbi. La salsiccia quando viene legata con lo spago viene suddivisa in "poste" , cioè la salsiccia compresa tra due nodi di spago è una posta. In dialetto calabro-siculo si dice: "mi mangiài 'na posta e sozzìzzu". L'òrva (ovvero l'òrvi) è la parte terminale dell'intestino crasso che è anche la sua parte più larga. Con l'intestino crasso si fanno le soppressate. Quindi, "a posta e l'òrva" rappresenta la soppressata più grossa che si ottiene riempiendo le budella del maiale.Quanto al significato traslato “posta e l’orvi” da associare a persona pregiata io direi che il migliore significato da attribuire è : “il meglio del meglio” perché a ciò corrisponde quella parte speciale di insaccato.In Calabria, per far morire di invidia qualcuno basta dirgli che da solo ti sei mangiato "na suppressàta e l'òrva"!
Cordiali saluti
Roberto

Nota n. 3: "Si avissi pignatèddra, ògghiu e sali"
15.05.2011
Secondo il signor Luigi Barraco, autore dell'opuscolo "Funnurigghi" pubblicato qualche tempo fa, la versione "Si avissi pignatèddra, ògghiu e sali" è incompleta e parzialmente inesatta e per questo scarsamente comprensibile. La forma completa sarebbe. "S'avìssi pignatèddra, acqua e sali facissi pani cottu, s'avissi pani".

[NdR: In sostanza potrei fare qualsiasi cosa se avessi tutto l'occorrente, del quale invece manco completamente. Quale è allora il significato reale dell'espressione e a chi attribuirla? È una dichiarazione lamentosa di maledetta impotenza per penuria o è il vanto vanaglorioso di un presuntuoso la cui capacità è solo in fieri? ]

Nota n. 4: "Ciaramìri anniàti"
12.06.2011
Il signor Roberto Gidaro suggerisce una traduzione letterale : ciaramìri annijàti = tegole annegate, cioè tegole zuppe d'acqua. Ma questo non da l'idea di un metodo di posatura delle ciaramire come volevasi.

[NdR: Propendo per intendere "anniàti" come "annidati" e che l'espressione indichi il tradizionale sistema di posatura "
a nido" delle tegole come risulta da questa foto e cioè solo posate, senza isolanti o cementanti:

Nota n. 5 " il gioco della "piscia"
17.07.2011
Mi scrive il signor Gianfranco Bertino: " il gioco della piscia": il 2 di spade è la carta vincente. Si girano le carte ai giocatori e quando esce l'asso [cioè un asso] si prende una quota, quando esce il 2 di spade si vince il piatto.

Nota n. 6 riferita a " S'un fussi pi' l'àgghia e l'ògghiu ...!"
17.07.2011

Sempre il signor Gianfranco Bertino riferisce il detto " E pi' la ghiòtta du bùgghiu pessi l'àgghia, 'a fatica e ll'ògghiu" il cui significato, stante lo scarso valore e il gusto non esaltante del pesce bùgghiu (raja o razza), è che il valore di una tale ghiòtta sarebbe dato dai condimenti e dall'arte e fatica impiegate per prepararla se una tale applicazione non fosse sprecata. Il significato traslato appare evidente e fa riferimento a una mostruosità inutilmente infiocchettata [del tipo "Mi pare 'a ghiòtta du bùgghiu" detto di un cafone faticosamente quanto inutilmente ripulito e impupettato].Ritengo però che il contesto del detto proposto dal signor Bertino sia diverso da quello che ha generato il mio dubbio.

Nota n. 12 riferita a " Casumài, ci 'nfili 'u sceccu carciaràtu = ???
Circa il significato del punto 12, che io ho sempre udito nella forma "casumai ci manni ù sceccu cacciaratu",
è lapalissiano : "non ci puoi fare niente" inteso che non hai modo di rivalerti su qualcuno che non ti può risarcire.

suggerito da Filippo Parrinello

P.S. Cioè il massimo che puoi fare contro chi non può risarcirti è di "fargli carcerare (mandare in galera)'u sceccu".